Le fasi di un percorso di psicoterapia
Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale si struttura generalmente in tre macro fasi:
- Valutazione
- Intervento
- Completamento
1. Valutazione
La prima fase si caratterizza per due aspetti: il primo contatto e la formulazione di una prima diagnosi. La sua durata è approssimativamente di 3/4 colloqui durante i quali vengono sviscerate le motivazioni al trattamento, gli obiettivi ed una prima concettualizzazione della persona. Quest’ultimo aspetto si concretizza per una sorta di fotografia della storia del problema riportato. Include dunque le cause che hanno determinato la condizione attuale ed i fattori che ne determinano il mantenimento.
Sono solita svolgere un primo colloquio (gratuito online della durata di circa 30 minuti) per confermare o meno la possibilità di proseguire il percorso. In alcuni casi risulta necessario considerare la necessità di un invio più in linea con la condizione clinica (per es. ad uno psichiatra oppure ad un collega specializzato su aree che non sono di mia competenza). Il primo colloquio conoscitivo svolge inoltre la funzione di rispondere alle domande relative agli aspetti più pratici della terapia (tariffe, frequenza, regole) e agli aspetti più specifici legati all’approccio psicoterapico.
2. Intervento
La fase dell’intervento è certamente quella che caratterizza il percorso psicoterapico. La sua durata non è definibile a propri e si differenza molto da un caso all’altro, anche in presenza di una diagnosi simile. Durante questa fase solitamente la frequenza dei colloqui è settimanale. Vengono utilizzate tecniche e metodi che fanno parte di protocolli definiti per un trattamento cognitivo-comportamentale. Lo strumento principe del trattamento è rappresentato dallo schema dell’Analisi Funzionale. Lo strumento ricalca esattamente il principio base dell’approccio cognitivo- comportamentale:
Il modo in cui pensiamo influenza il modo in cui ci sentiamo
Attraverso il suo utilizzo sarà possibile individuare pensieri e credenze base che sono causa di un’errata interpretazione della realtà. La modifica di questi si rende necessaria al fine di modificarne i conseguenti stati emotivi negativi (per es. ansia, rabbia, deflessione del tono dell’umore…).
Altri strumenti che vengono utilizzati sono ad esempio l’EMDR, le visualizzazioni, metodi REBT, la Schema Therapy, le tecniche di rilassamento e molti altri.
3. Completamento
La conclusione del percorso solitamente non avviene in modo drastico, la procedura prevede una graduale riduzione della frequenza dei colloqui fino al suo totale esaurimento. La riduzione della frequenza, salvo eventuali problemi pratici che si inseriscono nelle fasi precedenti, inizia nel momento in cui si raggiunge una buona stabilità degli obiettivi definiti. Da quel momento i colloqui si diradano e, in base all’andamento della situazione clinica, tenderanno ad una riduzione totale. La fase di Completamento risulta molto utile per permettere a ciascuno di acquisire in modo graduale una totale autonomia nella gestione delle situazioni ed inoltre la presa di consapevolezza dell’esserne in grado.